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    Un giorno andò nel parco a giocare con un cane, Alessandro ripensò alla collana d’oro e al legame tra l’uomo che stava girando e la sua fidanzata. Però niente gli ritornò in mente. A mezzogiorno andò a mangiare con Eleonora, e in questo momento decise di formulare la sua domanda sul gioiello:

     

    -Eleonora amore, ho una domanda un po' speciale da farti...

     

    -Dimmi subito, sono troppo impaziente! Allora, cos’è?

     

    -Quando ero in guerra...

     

    - Ma no, non parlare più di questo cataclisma, è finito questo momento d'orrore. Adesso viviamo nella più bella città del mondo...

     

    -Scusa ma quando ero in questo orrore, come dici, non ho smesso di pensare a te. Un giorno ho trovato una tua fotografia sul collo d’un uomo morto, voglio sapere se quello che ho visto era vero, o solo un’immaginazione?

     

    -Anch’io ho pensato tutti i giorni a te. In effetti prima di incontarti, ho vissuto con un altro uomo che si chiamava Lorenzo, e avevo dato una mia foto a quest’uomo. Quindi è possibile che era la sua... Ma basta dobbiamo dimenticare!!

     


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    Solamente questa riposta, non era quella che Alessandro aspettava. Ritrovare la donna cha amava era una cosa. Ma, lei, l'amava veramente ?

     

    Alessandro non poteva porsi domande. Questa fotografia aveva sicuramente un significato per lei che Alessandro ignorava.

     

    Il tempo fu lungo e Eleonora sembrava assente, Alessandro vedeva nel suo sguardo una certa agitazione dopo questa domanda.

     

    Finito il pasto, Eleonora partì subito. Alessandro non sopportava questo comportamento e decise di fare un'inchiesta.

     


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    Due settimane dopo l'inizio dell'inchiesta, Alessandro sapeva solamente qualcosa detta dalla madre di Eleonora, Angela. Ma nella metà del mese di febbraio 1860, fece una scoperta: Eleonora incontrò Lorenzo a Torino, durante l'inverno del 1855. Avevano 15 o 16 anni. Tutto procedeva bene , ma Lorenzo tradì Eleonora e quest'ultima decise di lasciare Lorenzo, dopo avere passato 3 anni con lui. E dopo alcune settimane, Eleonora incontrò Alessandro che partiva in Alta Savoia per il servizio militare. Alessandro, che ebbe queste informazioni grazie a un' amica di Eleonora, che si chiamava Roberta, la ringraziò e andò a parlare di ciò a Eleonora. Ma doveva aspettare due settimane ancora, perché la sua amata era a Firenze per un'esposizione d'arte. Allora, all'inizio del mese di marzo 1860, Alessandro aspettava Eleonora. Quando il treno di Firenze arrivò, aveva un po' paura e si poneva domande come la reazione di Eleonora, se partiva o se rimaneva o se andava da sua madre per non vederlo alcune settimane. Eleonora scese e gli disse buongiorno.

     


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    In questo momento acceleravano i battiti del cuore di Alessandro. Era la più bella cosa che non aveva mai visto. Eleonora indossava un vestito di seta che la rendeva meravigliosa. I suoi occhi erano attorniati da un leggero trucco. I suoi capelli entravano nel vento come i piccoli filamenti della medusa nell’acqua. Lui indossava solo una camiciola a tinta unita e pantaloni molto semplici. Si sentiva come un cioccolato sciogliendo sotto il caldo del sole. Lei era là, e lui non aveva ancora detto niente. Con molte difficoltà, riuscì a pronunciare due parole: Ti amo!!

     

     

     


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    Fu l'istante più bello della sua vita, non avrebbe potuto mai dimenticarlo e per la prima volta dopo la fine del suo servizio militare si mise a piangere, ma non erano lacrime di tristezza. Erano lacrime che esprimevano la sua gioia interna, da tanto tempo lui aspettava questo grande momento, e dopo un po' di tempo lui riuscì a dire: Eleonora vuoi sposarmi? Alessandro, poi incominciò a temere la sua risposta, avrebbe accettato o rifiutato la sua proposta? Lei sarebbe stata o non sarebbe stata la sua futura moglie? Guardò con attenzione le sue labbra, aprì le sue orecchie, neanche il suo respiro poteva sfuggirgli.

     


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