Ma poi decise di diventare inprenditore, così con degli amici italiani cominciò a comprare delle armi per conto proprio, e poi rivenderle. Dopo qualche anno, diventò uno dei leader del mercato della California, lui e i suoi amici diventarono molto ricchi. Alla fine della sua vita professionale non comprava piu le armi anzi le fabbricava. Ma poi si dedicò alle buone azioni, finanziava delle associzioni di vecchi combattenti, degli orfanotrofi, la sua vecchia vita movimentata era diventata passato e decise dunque di scrivere un libro sulla sua vita, a quel progetto dedicò tutto il suo tempo libero.

Un giorno gli arrivò una lettera dall'Italia. Era scritta dal primo ministro in persona. Nella lettera si comunicava che gli avrebbero dato una medaglia se fosse rientrato in Italia per le sue azioni durante la prima guerra di indipendenza italiana. Alessandro non sapeva come prendere la notizia, non sapeva se doveva andarci o no. Infine decise di andare a ricevere la sua medaglia, quindi partì per l'Italia. Appena arrivò, un'immensa folla venne ad accoglierlo, la propaganda ne aveva fatto un eroe, andò direttamente a Roma dove fu accolto da Garibaldi e dal primo ministro. Ci fu una grande cerimonia per la medaglia, Alessandro, che in tutta la sua vita era stato povero rimase sorpreso dal lusso della stanza.